L’inverno è la stagione in cui tradizionalmente le famiglie contadine si dedicavano alla lavorazione della carne del maiale per trasformarla in ottimi insaccati. Tra i più tipici del Veneto, per gusto e la particolarità, troviamo sicuramente la Sopressa Vicentina. La sua è una storia che parte da lontano e affonda le radici già nel Rinascimento: oltre a trovarne tracce su numerosi documenti, Jacopo da Bassano l’ha persino ritratta in tavola nel Cristo in casa di Marta Maria e Lazzaro nella sua tradizionale forma cilindrica.
Puoi trovare la Sopressa in gran parte del territorio vicentino: dall’Altopiano di Asiago alle Valli del Pasubio, in cui storicamente si tengono anche delle sagre. Ti innamorerai facilmente del sapore bilanciato di questo salume, che unisce in sé le parti più magre a quelle più ricche di grassi in maniera molto bilanciata. Per la produzione della Sopressa Vicentina Dop si scelgono le parti più nobili e non gli scarti come avviene per altri tipi di produzione. Per questo sentirai un gusto molto intenso e un sapore invitante e delicato tra il dolce e il pepato, dovuto all’unione di parti come spalla, coppa, lonza, pancetta, grasso di gola e coscia. Il tutto viene sapientemente miscelato con sale, pepe e spezie varie prima di essere vestito con la sua pellicola e messo a stagionare. Ti stai già immaginando il suo profumo?
La Sopressa Vicentina ha molteplici utilizzi in cucina: il più semplice - e forse il più amato - è quello di farla a fette e mangiarla con il pane casareccio. Non smetteresti mai! Altrimenti uno dei piatti più gustosi e classici per chi trascorre l’inverno nelle valli vicentine è sicuramente la tradizione polenta, rigorosamente fatta con farina di Mais Marano, guarnita con funghi e Sopressa. Si può anche tagliarla a fette di alto spessore che vengono cotte sulla griglia.
Hai un po’ di appetito nel leggere questo postblog? Bene, è appena arrivato il momento di farsi una bella fetta di Sopressa.
Un territorio da scoprire:
Enogastronomia: Polenta, funghi e Sopressa a tavola di inverno con un calice di Cabernet.
Storia: Una tradizione secolare immortalata anche in tele rinascimentali.
Territorio: Da Asiago alle Valli del Pasubio, una specialità che abbraccia tutta la provincia.
Credits: venetoagricoltura.org