Sei alla ricerca di qualche consiglio utile per programmare il tuo viaggio oltre casello? L’autostrada A31 Valdastico ti condurrà fino a Rovigo, dove potrai concederti una giornata di trekking urbano. Metti ai piedi un paio di scarpe comode e parti alla scoperta delle bellezze artistiche del capoluogo del Polesine, tra architetture rinascimentali, palazzi neoclassici, piazze e vie che custodiscono memorie da svelare.
Rovigo deve il suo nome alla parola greca “rodon” che in italiano significa “rosa”. Anticamente era conosciuta per i numerosi roseti che ne abbellivano le vie, tanto da essere chiamata “Città delle Rose”. Perfino Ludovico Ariosto ne rimase affascinato, e volle celebrarne la bellezza nel terzo canto dell’Orlando Furioso. Ancora oggi è impossibile non lasciarsi catturare dal profumo intenso di questo fiore, disseminato nelle aree verdi del centro storico.
Inizia il tuo itinerario da Piazza Vittorio Emanuele II, conosciuta in epoca medievale come Piazza Maggiore. È circondata da portici e pavimentata con lunghi lastroni di trachite, una roccia magmatica porosa impiegata fin dall’epoca romana. Al centro svetta il simbolo dell’antico dominio veneziano: un maestoso leone alato collocato sulla cima della Colonna di San Marco. Lungo il perimetro della piazza potrai ammirare anche il Palazzo dei Notari, edificio del Quattrocento sede dell’attuale giunta comunale. Accanto a questa costruzione si trova l’imponente Palazzo Roverella, che ospita tutto l’anno mostre temporanee ed esposizioni permanenti.
Meno di un chilometro di distanza ti separa dal Tempio della Rotonda. Intitolato alla Beata Vergine del Soccorso, la chiesa risalta per la pianta ottagonale, attorniata da colonne di ordine tuscanico. L’interno è un tripudio di affreschi secenteschi e decori barocchi dal grande valore ornamentale. Da qui spostati fino al Castello Medievale di Rovigo. Le sue torri sono le ultime testimonianze dell’antica cinta muraria. Da una parte vedrai Torre Donà, una delle più alte torri italiane costruite nel Medioevo, dall’altra Torre Grimani, o “Torre Mozza” per il crollo che ha colpito la parte superiore.
Prima di ripartire recupera le forze assaporando alcuni piatti della cucina rodigina: gnocchi con zucchero e cannella conditi con burro fuso o una zuppa Marafanti, preparata con fagioli e verza. Se sei un amante dei dolci, ti consigliamo i Sugoli, budini di mosto, la Meiassa, dolce preparato con farina di mais, zucca e patate, o la torta di patate dolci, con uvetta e fichi secchi.
Un territorio da scoprire:
Enogastronomia: gnocchi con zucchero, cannella e burro fuso.
Storia: le testimonianze della dominazione estense e veneziana.
Territorio: i borghi del Polesine.