Natale, scopriamo i dolci tipici veneti e lombardi

 

Lombardia e Veneto: quante specialità di Natale! Lasciati condurre con noi in un ideale viaggio tra dolci conosciuti in tutto il mondo a prodotti tradizionale delle singole città, così da avere nuove idee per festeggiare il 25 dicembre e le festività a cavallo tra dicembre e gennaio.

Se sei un veronese doc in casa non puoi avere sotto l’albero solo il classico Pandoro, orgoglio di questa città e ormai diventato un dolce che rappresenta l’Italia in tutto il mondo. C’è spazio anche per il Nadalin, considerato l’antenato del più famoso prodotto natalizio locale ma ritenuto ancora il vero prodotto tipico delle festività di dicembre e gennaio. La storia narra che è stato inventato addirittura intorno al 1200, per festeggiare il ritorno di Verona sotto l’egemonia della famiglia Della Scala. Rispetto al Pandoro, il Nadalin pur condividendo una buona parte di ingredienti gioca sulle diverse quantità nell’impasto, che si presenta più compatto e dolce, meno burroso e fragrante. Anche la forma cambia, il Nadalin è schiacciato e di forma irregolare, rispetto al pandoro alto e a forma di stella. Spesso comunque il Nadalin viene preparato in uno stampo a otto punte, simile a quello del proprio “discendente” inventato a fine ottocento da Domenico Melegatti.

Per scoprire il Nadalin l’unico modo è farsi un giro delle pasticcerie e delle botteghe tradizionali della città di Verona: qui si seguono ancora le ricette tradizionali, si guarnisce il prodotto con zucchero a velo, mandorle, pinoli o altra frutta secca nella copertura, si realizzano gli impasti che rispetto al pandoro sono più semplici e veloci da realizzare, anche se questo non vuol dire non avere sapere e maestria! A Verona si usa consumare il Nadalin accompagnandolo con una tazza di cioccolato caldo o con bicchiere di vino Recioto della Valpolicella. 

Oltre al pandoro e al Nadalin il territorio veronese offre altri preziosi prodotti: l'Offella d’Oro di Bovolone, anch’essa una variante del Nadalin, e il Mandorlato di Cologna Veneta, realizzato con un impasto di miele, zucchero, albume d’uovo e mandorle, e già apprezzato nel Cinquecento dai Dogi veneziani. 

Sono invece originarie di Villadose, nel rodigino, le Pagnotte del Doge, realizzate con miele, fichi, burro, uova e noci. Da pochi e semplici  ingredienti nasce un prodotto natalizio molto gustoso: i signori di Venezia lo gustavano venendo qui a trascorrere dei periodi di vacanza.

Oltrepassando il confine dal Veneto verso ovest, potrai trovare a Brescia un’altra eccellenza natalizia, il Bossolà. Si tratta si una grande ciambella composta da più strati di impasto, in cui viene utilizzato un numero crescente di uova. Gli altri ingredienti sono farina, burro, zucchero e lievito, con il risultato di avere un dolce soffice e leggero, considerato nella tradizione locale come simbolo di rinascita.

Ti abbiamo messo curiosità e appetito? Allora è il momento di andare a caccia di dolci...

 

Un territorio da scoprire:

 

Enogastronomia: Una fetta di Nadalin assieme a un calice di Recioto della Valpolicella. 

Storia: Prodotti che hanno anche ottocento anni di storia, fino alle intuizioni del XIV Secolo.

Territorio: Le pasticcerie tradizionali dove trovare i prodotti tipici natalizi.

 

Credits: Verona.net