Sant'Antonio, la Basilica che fa conoscere Padova nel mondo

 

Se vi trovate in viaggio per una gita fuori porta e siete in prossimità del casello di Padova Est una deviazione per scoprire una delle architetture religiose più belle d’Italia è d’obbligo.

La Basilica di Sant’Antonio, raggiungibile in quindici minuti circa, vi aspetta in Piazza del Santo per sorprendervi con la sua imponente mole, le otto cupole e i due campanili.
Vi basterà un’ora di sosta per la visita e sarete pronti a ripartire alla volta della prossima tappa!

Sant’Antonio è il patrono della città di Padova e viene festeggiato il 13 giugno. I padovani sono molto cari alla sua figura, tanto che alla sua morte nel 1231 iniziò un pellegrinaggio così diffuso nella chiesa in cui fu sepolto da portare le autorità cittadine a edificarne una di grandissime dimensioni, come vediamo oggi. Il risultato è un trionfo di tre stili: bizantino, gotico e romanico. La Basilica è un gioiello dell’architettura, all’interno della quale fu inglobata la piccola chiesa della Madonna Mora e un attiguo convento di cui si notano ancora le forme. Ogni anno milioni di fedeli da tutto il mondo si recano in questo luogo di arte e fede appartenente alla Santa Sede.

Antonio, nato nel 1195 a Lisbona con il nome di Fernando, diventò frate francescano e a lui si attribuiscono numerosi miracoli. Tra questi, la predica ai pesci e l’incontro con il tiranno veronese Ezzelino da Romano che lo risparmiò dalla morte. Per rendere omaggio al santo, sono vari i tesori da scoprire all’interno della meravigliosa Basilica come la Cappella della Reliquia, o del Tesoro, che custodisce la lingua incorrotta di Antonio. Oppure, nella lunetta, è possibile scorgere un’opera del Mantegna che ritrae il Santo Patrono assieme a Bartolomeo.

La Basilica ci regala l’emozione di vedere, in un solo luogo, le opere dei più importanti maestri d’arte del nostro Paese: tra queste il monumento dedicato al Gattamelata, opera di Donatello. Tante maestranze importanti si sono dedicate nei secoli a rendere omaggio ad Antonio, le cui spoglie sono conservate nell’Altare dell’Arca.

Perché poi ripartire subito quando possiamo fare una bella passeggiata tra le bellezze del centro storico padovano? Sicuramente troverai il tempo almeno per visitare la Cappella degli Scrovegni dipinta da Giotto, la principale icona della città di Padova a livello internazionale. E poi chissà, si potrebbe concludere in bellezza a tavola: tra bigoli, paccheri e bollito misto, la scelta nel menu è veramente difficile!

A quando dunque la prossima gita a Padova?

 

Un territorio da scoprire:

 

Enogastronomia: I dolci del Santo: amarettoni, merletti e altro ancora.

Storia: La città più antica del Veneto, sede di una secolare università.

Territorio: Dalla Cappella degli Scrovegni alle altre meraviglie del centro storico.